L'ultima cena - silla Ferradini

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L'ultima cena

Scultura in acciaio inox e argento cm 80 x 190

Nella progettazione dell'ULTIMA CENA eseguita nel 94 per la chiesa dei Santi Martino e Giorgio
di Portofino, sono stati sintetizzati tre elementi:
il tempo e il luogo
La figura di Cristo
Il destino del Sacramento dell'Eucaristia
IL TEMPO  dista da noi 2000 anni e lo conosciamo poco, IL LUOGO inteso come scenografia non lo conosciamo affatto. Decisi quindi per una scenografia inesistente. Scelsi una lastra di acciaio inox curvata a mo' di anfiteatro tronco sulla quale tracciai una squadra a carta vetra una sorta di colonnato di luce irregolare in modo da dare un senso di infinito al tutto e in basso applicai uno scalino sul quale collocare, accovacciati all'orientale, i tredici personaggi.
LA FIGURA DEL CRISTO si diversifica dagli altri personaggi per due elementi evidenti, l'aureola dalla quale si diffonde una luce che invade e trascende l'intero anfiteatro ed il pane ed il vino posti davanti a Lui. Un terzo elemento, meno evidente, che lo distingue e l'altezza. Le dodici figure sono alte 11 cm mentre il Cristo è un millimetro più alto una differenza poco visibile che solo i più attenti possono cogliere. Esattamente ciò che accadeva anche 2000 anni fa quando Gesù Cristo girava per la Palestina e la gente che lo vedeva passare lo prendeva per uno come tutti gli altri, ma Lui non era come tutti gli altri, era più grande degli altri, era il più grande di tutti, e se ne accorgevano solo quando lo sentivano predicare.

IL DESTINO DI QUEL SACRAMENTO il pane e il calice.
Il pane non poteva essere che il pane classico comune è un po' tutte le culture mentre per il calice ho scelto la forma della clessidra.
La clessidra e il simbolo del tempo, come l'orologio, ma non è un orologio, l'orologio persegue un suo ciclo automatico all'infinito mentre la clessidra compie un fatto, "lo scorrere del tempo" e poi si ferma, la si capovolge e ricomincia da capo, e così via. Un orologio atomico può perpetuare il suo "ciclo continuo" per mille anni senza l'intervento di nessuno mentre la clessidra vuole la mano dell'uomo che ogni volta la richiami alla sua funzione. Iin questo ho identificato il parallelo con il Sacramento dell'Eucaristia. Un fatto iniziatosi 2000 anni fa e che si ripete ogni giorno in ogni parte del mondo finchè la mano dell'uomo rimetterà in moto quel fatto.


                   Ultima cena

            Chiesa dei S.Martino e Giorgio
              Portofino - Genova
              Opera in acciaio inox e argento
 
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